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Fondazione filantropica e il Trust

Quando si vuole costruire un progetto filantropico spesso si utilizza come strumento la fondazione o il trust a scopo filantropico. Ma quali sono le differenze ed i rispettivi vantaggi?

La differenza principale è insita nel fatto che una fondazione è una entità giuridica con un propria responsabilità, ovvero un’entità visibile all’esterno, che gestisce e amministra dei beni con un determinato scopo. Il trust è un rapporto giuridico tra persone che soggiace a regole di origine anglosassone, il cui funzionamento è vincolato al trustee che ne è responsabile e di cui dispone della “fiducia”. In sintesi il trust risponde ad obiettivi tipicamente privatistici mentre la fondazione supporta il conseguimento di scopi pubblicistici. Il trust inoltre ha un orizzonte temporale limitato a differenza della fondazione la cui durata può essere illimitata.

Il trust per esempio può essere creato da un imprenditore che trasferisce la proprietà dell’azienda al trustee, il quale la detiene a favore dei beneficiari. Il trustee è tenuto a realizzare un programma di attività funzionali alla gestione dell’azienda mentre i beneficiari possono percepire redditi periodici e anche essere titolari del diritto di ricevere l’azienda al verificarsi di determinati eventi oppure alla scadenza del trust.

La fondazione invece permette di destinare il patrimonio al conseguimento di uno scopo di pubblica utilità non potendo avere come beneficiari singoli individui. Questo ente deve usare le proprie risorse finanziarie per scopi educativi, culturali, religiosi, sociali gestendo direttamente i suoi programmi. Nel caso di passaggio generazionale il conferimento della titolarità dell’azienda ad una fondazione ha lo scopo di garantire la sopravvivenza dell’azienda al ritirarsi dell’imprenditore.

Un altro elemento distintivo tra Trust e Fondazioni è dato dal regime dei controlli, pregnanti nella fondazione e virtualmente assenti nel trust. La fondazione acquisisce la personalità giuridica solo con il riconoscimento da parte della Pubblica Autorità, e, nel corso della sua esistenza, è soggetta a diverse regolamentazioni e forme di controllo di natura pubblica.

Un ulteriore aspetto di differenza riguarda il grado di flessibilità dell'istituto, totale nel trust e molto limitato nella fondazione. Nel trust, ad esempio, lo scopo di pubblica utilità ben potrà combinarsi con la tutela di beneficiari, mentre la fondazione non potrà che impiegare i propri beni per perseguire lo scopo istituzionalmente previsto, restando esclusa la tutela di interessi privatistici.
Inoltre, alla fondazione sarà precluso di svolgere attività economico-commerciale, se non in via residuale e strettamente correlata all'attuazione dello scopo, mentre il trustee potrà avere, sotto tale profilo, maggiore libertà di azione.

Infine, il ruolo del fondatore può essere diverso. Nella fondazione egli può partecipare attivamente all'amministrazione, nominare i primi amministratori, ma non riservarsi il potere di nomina per le successive rinnovazioni. Nel trust, il fondo è gestito dal trustee, anche se è possibile definire un ruolo del disponente all'interno dell'organo di controllo.